“Politici che odiano i cittadini”, quando le piazze sono vuote e le urne invece piene
Mi piacerebbe aprire un dibattito sulla questione della partecipazione popolare al voto di queste amministrative. Avevo scritto di una orribile campagna elettorale e del fatto che la politica oggi non ha davvero nulla da dire, non sui programmi, quelli si trovano a buon mercato ovunque e sono slegati da retroterra ideologici, ma all’animo ed al cuore delle persone. In sostanza per me il paradigma “della gente stufa dei politici” non vale, ma vale l’opposto: “la politica è dei suoi elettori”. Poi arriva il dato dell’affluenza e allora si comprende bene che in sostanza la mia teoria è piuttosto praticabile. Sì perché se è vero che c’erano oltre 300 candidati, ma è anche vero che nei seggi si sono presentati in oltre 21mila. Dunque il numero, pari ad oltre l’81 per cento degli aventi diritto al voto, è ottimo rispetto agli scenari apocalittici disegnati durante la campagna elettorale che in verità si è contraddistinta più per lo scarso entusiasmo che non per le piazze vuote intorno ai politici. Voi cosa ne pensate?
Gentile dott. Di Matteo, il contrasto tra l’affluenza alle urne e la partecipazione delle persone al dibattito politico l’ho notato anch’io, specialmente nelle visualizzazioni che riguardavano i video dedicati all’argomento. Un dato per renderci conto: l’anno scorso il confronto tra i candidati a Sindaco ha avuto oltre 3000 visualizzazioni, quest’anno i due video dedicati al confronto a stento hanno superato le mille visualizzazioni. Così è successo per le aperture e le chiusure delle campagne elettorali: mediamente quest’anno ci sono state meno visualizzazioni. Che dire? La gente è “satura” di chiacchiere ed evidentemente va a votare per non scontentare il parente, l’amico, il vicino di casa. Ci si reca alle urne più per forza di inerzia che per vera convinzione…