Somma Vesuviana, storia dell'assessore incollato alla poltrona della giunta Di Sarno
Di seguito riporto la risposta dell’assessore alle Attività Produttive del comune di Somma Vesuviana Antonio Bucci in merito al mio pezzo “E’ San Valentino e anche i nostri politici hanno un Cuore” (http://gaetanodimatteo.altervista.com/e-san-valentino-e-pure-i-nostri-politici-hanno-un-cuore/):
<<Caro Gaetano, informato da chi legge il tuo blog, solo adesso ho letto l’ articolo che mi accingo a commentare. Ebbene, finalmente sei riuscito a suscitare, in me, un pizzico di interesse per quello che scrivi su di me. Data la persona che sono, ti rispondo a viso aperto:
Sono l’Avv. Antonio Bucci e ti chiarisco quanto segue.
In data 19/02/2014 ho rimesso le mie deleghe nelle mani del Vice Sindaco Di Sarno. Tale atto non è stato contestuale o immediatamente successivo alla protocollazione del documento che hai mostrato, in quanto, per motivi di lavoro, che amo molto di più della mia poltrona di assessore, non sono stato presente alla riunione del gruppo consiliare con cui si è decretata la fuoriuscita dalla maggioranza. Riunione che, del resto, non mi è stata preannunciata, atteso che si è tenuta in forma urgente. Quindi, non ho potuto condividere nella immediatezza né, discutere con il Gruppo Consiliare le ragioni di tale scelta. Scelta che mi è stata comunicata telefonicamente a ridosso della protocollazione del documento da te mostrato. Alla luce dell’accaduto, all’esito di un successivo confronto con il gruppo consiliare, ho ritenuto opportuno le mie deleghe nelle mani del Vice Sindaco. Tanto ti devo, al solo scopo di chiarezza>>.
Di seguito alcune riflessioni mie:
“Egregio, Esimio, Illustrissimo, Assessore, Avv. Antonio Bucci,
sono emozionato per l’aver suscitato in lei un pizzico di interesse. Noi piccoli scribacchini non camperemmo senza le gesta eroiche di politici come lei. Sì perché solo un eroe risponderebbe a viso aperto in questa storia d’Amore (per la poltrona). Ironia a parte, non entro più del dovuto nel merito della vicenda. Quattro consiglieri della Lista Cuore, quella che ha voluto che lei diventasse membro della Giunta dell’ex sindaco Raffaele Allocca, sono passati in “opposizione” sfiduciando di fatto, oltre che il corpo legislativo di maggioranza, anche quello esecutivo di cui lei è membro. Pertanto trovo, ma la mia opinione è opinabilissima, piuttosto curioso che lei rimetta le deleghe al vicesindaco Di Sarno, ma resti, comunque ed in modo inossidabile, attaccato alla sua poltrona di assessore. Dunque cosa succederà: se i quattro rientrano in maggioranza, facendo una figuraccia immane perché sembrerebbe una barzelletta, lei riottiene le deleghe alle Attività Produttive. Se loro non rientrano, ma il resto di quello che dovrebbe essere la maggioranza (che a meno di stampelle non avrebbe più i numeri), decide di riaffidarle le deleghe lei avrebbe effettuato una bella piroetta da quaglia nei confronti di chi le ha dato fiducia sponsorizzandola come assessore. Se invece le cose dovessero rimanere così, in questo eterno tirare a campare, noi la pagheremmo per stare in Giunta senza delega. Tiri lei le conclusioni.
Tanto le dovevo, al solo scopo di informarla. GDM.
Musiche: La Poltrona- PuntinEspansione
Aforismi: “Quando un politico comincia a mentire vuol dire che sa ciò che vuole”. R.G.
Caro Gaetano,
ecco, la mia verità per quel che possa essere di aiuto e comprensione della dinamica delle cose.
Rispondo alle tue riflessioni sulla mia condotta:
I riflessione
” Quattro consiglieri della Lista Cuore, quella che ha voluto che lei diventasse membro della Giunta dell’ex sindaco Raffaele Allocca, sono passati in “opposizione” sfiduciando di fatto, oltre che il corpo legislativo di maggioranza, anche quello esecutivo di cui lei è membro”
La mia nomina ad assessore è stata voluta esclusivamente da uno solo dei quattro consiglieri, e, cioè Antonio Parisi.
Dopo un primo azzeramento della Giunta effettuato dal compianto Sindaco Allocca, io sono stato confermato sempre su iniziativa di Antonio Parisi e, ferma convinzione del Sindaco Ferdinando Allocca.
Tre dei quattro consiglieri passati all’opposizione hanno fatto tale scelta per motivi personali e non politici, che non ho condiviso; da qui la mia ragione di rimettere solo le deleghe.
Infatti, al loro passaggio all’opposizione non è seguito il loro conseguenziale e annunciato atto di sfiducia verso il vice sindaco; atto che concretizza, a mio vedere, la volontà di fare opposizione. Quindi, alcun atto di sfiducia concreto è stato azionato verso l’esecutivo.
Del resto, tre dei consiglieri passati all’opposizione ( Vittorio De Filippo, Raffaele Angri, Luisa Prisco) oggi sono di nuovo dichiaratamente in maggioranza e, ciò, dopo che hanno chiesto ed ottenuto dal Vice Sindaco la mia revoca, quale corrispettivo del loro passaggio in maggioranza…
Intenzione, questa, palesatami dai consiglieri del gruppo, un attimo prima del loro rientro in maggioranza, e, sulla quale, non ho inteso trattare perché non mi interessa fare l’assessore per gentile concessione di qualcun altro che ho conosciuto solo dopo essere stato nominato assessore. Infatti, mi è stato proposto di dimettermi spontaneamente altrimenti la mia revoca sarebbe stato il corrispettivo, tale e quale le mie dimissioni, per il loro rientro in maggioranza, per poi attendere che si calmassero le acque e vedere cosa si dovesse fare di me, ciò solo in caso di mie spontanee dimissioni…
Su questo invito a riflettere.
II riflessione
” Pertanto trovo, ……. ( omissis) ….piuttosto curioso che lei rimetta le deleghe al vicesindaco Di Sarno, ma resti, comunque ed in modo inossidabile, attaccato alla sua poltrona di assessore. Dunque cosa succederà: se i quattro rientrano in maggioranza, facendo una figuraccia immane perché sembrerebbe una barzelletta, lei riottiene le deleghe alle Attività Produttive”.
I fatti ti rispondono.
Quanto alla sola rimessione delle deleghe richiamo quanto testè dedotto.
Sul resto della tua riflessione, ti evidenzio che i tre sono rientrati in maggioranza chiedendo la mia revoca in cambio dei loro voti in consiglio comunale a sostegno del Vice Sindaco, ovviamente con la mia revoca se ne sono andate anche le deleghe alle Attività Produttive che sono sul piatto della spartizione politica a cui, presumibilmente, partecirebbero anche loro, quali ex e neo consiglieri di maggioranza.
Questo è un fatto
III riflessione
“Se loro non rientrano, ma il resto di quello che dovrebbe essere la maggioranza (che a meno di stampelle non avrebbe più i numeri), decide di riaffidarle le deleghe lei avrebbe effettuato una bella piroetta da quaglia nei confronti di chi le ha dato fiducia sponsorizzandola come assessore.”
Chi mi ha dato fiducia sponsorizzandomi come assessore è solo Antonio Parisi. Nel corso del mio assessorato ho sempre svolto una attività trasparente e condivisa con tutto il gruppo.
I piccoli risultati, raggiunti esclusivamente da solo, e, grazie al bagaglio di fiducia che verso di me è stato nutrito negli anni, dagli enti che si sono interessati, tramite la mia attività, al Comune di Somma Vesuviana, sono sempre andati in quota del Gruppo consiliare.
Quindi, ritengo di aver dato io fiducia e visibilità agli altri tre consiglieri, fiducia da questi ripagata con la richiesta della mia revoca.
Ciò, mi porta a presumere che il mio lavoro stava per minare qualche aspettativa personalistica di chi ha inteso nascondersi e manovrare da dietro.
Che i tre sarebbero rientrati sicuramente in maggioranza era nelle mie previsioni, ( oggi realizzatesi) visto che hanno volutamente omesso di protocollare un atto di sfiducia al vice sindaco; atto, a loro, dire pronto e firmato.
Di qui la mia scelta di condizionare le mie dimissioni alla reale volontà dei consiglieri di uscire dalla maggioranza, che si sarebbe dovuta manifestare con l’atto di sfiducia,in quanto, la loro uscita con il documento del 12 febbraio era solo un modo frettoloso di protestare contro una lesione di interessi personali e non politici, da me mai condiviso. Questo punto di vista è stato comunque manifestato.
Anche su questo invito a riflettere
IV riflessione
“Se invece le cose dovessero rimanere così, in questo eterno tirare a campare, noi la pagheremmo per stare in Giunta senza delega”.
Beh, ringrazio i contribuenti di Somma Vesuviana che hanno pagato le mie spettanze…nel mio piccolo, con umiltà, ho cercato di fare di tutto per meritarle:
1 – con una intensa attività di interlocuzione con la Camera Di Commercio di Napoli affinché si effettuassero le iniziative natalizie insieme ai commercianti dell’Ascom, ivi compresa la donazione del primo defibrillatore ed altre iniziative di beneficenza.
2 – con la richiesta e la attivazione di un protocollo elettronico presso l’ufficio commercio in modo da agevolare le pratiche e le istanze dei commercianti e agevolare il lavoro dei dipendenti di tale ufficio.
3 – con la segnalazione a tutti gli uffici Comunali di tutti i bandi regionali e provinciali a cui il Comune poteva partecipare ed ottenere fondi per il rilancio dell’ economia locale.
4 – con la continua presenza ogni martedì per raccogliere le istanze dei commercianti e degli agricoltori di Somma Vesuviana
Su questo non ti invito a riflettere ma a prendere atto.
Ecco la mia opinabilissima verità sull’attaccamento alla poltrona o alla maggioranza Di Sarno.
Avv Antonio Bucci
P.S. anche io ti lascio un piccolo aforisma di De Gasperi, che oltre “all’appello ai liberi e forti” è il mio piccolo codice: “Politica vuol dire realizzare”